lunedì 11 marzo 2013

Dieta per smettere di fumare senza ingrassare


La dieta potrebbe diventare obbligatoria dopo aver smesso di fumare. Ingrassare è il terrore di tutti coloro che hanno il coraggio di dire addio alla sigaretta.
Non è detto che tutti comincino a prendere peso una volta chiusi i rapporti con il tabacco. In realtà, l’aumento di peso è di solito attorno ai 5 chili: solo una minima percentuale arriva a superare i dieci chili e ha la necessità di mettersi seriamente a dieta.
Perché si tende a prendere peso una volta smesso di fumare? Le motivazioni sono molteplici. In primo luogo, le sigarette portano a bruciare calorie in modo più veloce del normale: tuttavia, ciò comporta problemi cardiovascolari. Una volta smesso di fumare, il fisico torna a bruciare calorie al ritmo giusto. In secondo luogo la fame aumenta per motivi legati alla chimica delle ghiandole salivari e delle papille gustative. Infine, gettarsi a capofitto nel cibo o nell’alcol dopo aver smesso di fumare è un motivo legato al nervosismo: nel cibo si cerca un riempitivo che possa colmare il vuoto lasciato dalle sigarette.
Se, a prima vista, smettere di fumare può sembrare una vera e propria tortura per i fumatori più incalliti, in realtà ben presto si sarà pronti a ricredersi: disagi legati al cibo e al peso possono scomparire nel giro di poco tempo. Ci si sentirà più in salute e si farà qualcosa di concreto per la cura del proprio corpo.
Tuttavia, se non si vuole rischiare di
ingrassare troppo dopo aver spento definitivamente le sigarette, è meglio seguire uno stile di vita corretto, che sia un ideale incontro di alimentazione sana e attività fisica – cosa che, tra l’altro, tutti dovrebbero seguire.
In primo luogo, bisogna riprendere l’attività fisica: senza il vizio delle sigarette si tornerà ad avere un respiro migliore. L’attività fisica aiuterà a togliere la sensazione del fiato corto. Tuttavia, non bisogna gettarsi a capofitto nel fitness più esagerato: bisogna cercare di andare cauti con la ginnastica, proprio per dare ai polmoni il tempo di riprendersi. Pertanto, si può svolgere attività fisica – almeno inizialmente – tre giorni a settimana. Inoltre, si può iniziare con attività dolci, come lo yoga o la danza, e cercare di muoversi il più possibile in qualsiasi contesto – salire le scale ed evitare l’ascensore, andare al lavoro a piedi, se possibile. Successivamente si può passare al jogging e all’attività aerobica.
Per quanto riguarda la dieta vera e propria, è opportuno fare una cernita tra cibi e bevande consentiti e cibi e bevande non consentiti. Bisognerebbe ridurre il consumo di pane, pasta e dolci, ma soprattutto di alcolici. Questi ultimi dovrebbero essere sostituiti con altri tipi di bevande: tisane, infusi, tè, frullati, cioccolata calda con latte scremato.
Sin dalle prime ore del mattino bisogna consumare cibi sani, specie frutta fresca, biscotti secchi o fette biscottate, caffè o tè. Bisogna preferire gli yogurt magri e il latte scremato. Tra il pranzo e la cena è opportuno consumare un solo primo piatto (meglio a pranzo) e un solo secondo (meglio a cena), limitando al minimo il pane. La verdura cotta è ideale per condire i primi piatti, mentre la verdura cruda, fresca, può accompagnare a cena piatti di carne bianca o pesce.
Tuttavia, se durante la giornata si avverte fame, ci si può saziare con frutta o con snack alternativi (succo di frutta o yogurt magro). Infine, una volta alla settimana ci si può concedere un dolcetto o un gelato: l’alimentazione sana non deve diventare una restrizione e una sofferenza, specie dopo che si è smesso di fumare.

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