giovedì 21 marzo 2013

Amici e nemici del ferro guida alimentare contro le carenze di ferro

Prima di partire con l’elenco ripetiamo anche questa volta che il problema della carenza ferro non è solo una questione di cibo. L’attività fisica, il respiro lungo e rilassato, il pensiero positivo, il riposo, l’allegria, stare all’aria aperta, giocare e far l’amore migliorano enormemente la nostra capacità di assimilarlo.
DA COSA POSSONODERIVARE LE CARENZE DEL FERRO
  1. Manca acido cloridrico nello stomaco (situazione comune a tutti gli anziani, soprattutto se reduci da una vita di errori),
  2. Presenza di malassorbimento intestinale e situazione di dissenteria cronica,
  3. Alimentazione carnea che produce acidificazione del sangue e porta a gravissimi inconvenienti (osteoporosi, fermentazione proteica o putrefazione, leucocitosi, acidi urici, ecc),
  4. Alimentazione lattea che intasa, acidifica e ossida per cui non dà calcio ma ruba quello buono del midollo (osteoporosi) e sparge in giro quello cattivo del latte vaccino (creando calcificazioni improprie, calcoli renali, ecc),
  5. Uso di antiacidi per combattere l’acidificazione (causata dalle carni e dal latte),
  6. Ferite, donazioni, emorragie,
  7. Situazioni di intolleranza al glutine (condizione celiaca),
  8. Situazioni di anemia perniciosa (squilibri del gruppo B e della B12). 
QUALI SONO I FERRO-DISTRUTTORI, I PIRATI ANTI-FERRO DA CUI STARE RIGOROSAMENTE ALLA LARGA  
  • fumo
  • aspirina
  • caffè e the (il the abbassa del 75% l’assimilazione del ferro, il che vale più o meno per ogni tipo di the)
  • vitamine sintetiche, specie A e D
  • minerali inorganici (il ferro inorganico che produce carenza di ferro, è un classico)
  • tranquillanti (analgesici, antidolorifici), farmaci in genere,
  • tonici,
  • bevande gassate e dolcificate, persino l’acqua frizzante (serve evitare i carbonati),
  • zucchero, dolci, dolciumi, gelati, caramelle, torte, dolcificanti,
  • Bistecche al sangue e ferro-eme.
Nel medioevo portavano gli anemici a succhiare il sangue dalle ferite degli animali in macellazione, dando loro grossi effetti sberla-vivacizzanti che portavano poi ad aggravamento anemia nel lungo periodo. A certi sprovveduti medici di oggi è rimasto nel DNA e nei ricordi atavici quel tipo di interventi, e continuano a sostenere il ferro-eme delle bistecche al sangue contro il ferro non-eme dei vegetali, mentre il realtà il ferro non-eme è il massimo amico dell’anemico.
  • Pesce, crostacei,
  • Cottura di tutti i cibi. 
La cottura scalza via e distrugge i micronutrienti, e nel caso dei minerali li trasforma da organici, cioè da preziose sostanze vive ed organicate dalla fotosintesi clorofilliana, in sostanze smorte e dure, inorganiche ed inassimilabili (il sostegno che vitamine sintetiche e minerali inorganici danno nell’immediato e nel breve periodo, è sempre illusorio e falsificante, di tipo sberla, di tipo stimolazione, mentre nel lungo periodo il risultato è quello di segno opposto). 
I GRANDI AMICI DEL FERRO 
  • mandorle, noci, noccioline, pistacchi, pinoli, arachidi, semi (girasole, sesamo, papavero, zucca, lino),
  • cereali integrali tutti (a condizione che non siano troppo cotti e a condizione che siano sempre preceduti, da abbondanti verdure crude). Altamente raccomandabili l’avena, il miglio, il riso integrale nero, 
  • spizzecul (termine friulano per il frutto rosso della rosa canina),
  • agrumi (specie le arance rosse di Sicilia),
  • more di gelso (specie le nere), more di rovo, lamponi, fragole, mirtilli, fichi, kiwi, ananas,
  • ciliegie, uva (specie la nera), uvetta secca, prugne secche,
  • carota, topinambur, patate, patte dolci, zucche, rape e ravanelli,
  • cavoli e verze, cime di rapa, carciofi, finocchi
  • crescione d’acqua e di terra, rucola, radicchi e lattughe, tarassaco, verdure di bosco, sedano e prezzemolo, funghi e tartufi, germogli selvatici e coltivati in proprio (alfa-alfa, ecc),
  • glutatione (composto organico antiossidante la cui carenza provoca invecchiamento globuli rossi): esso aumenta del 50% quando c’è abbondanza di vitamina C rigorosamente naturale (arance, kiwi, ecc),
  • alghe marine crude o seccate,
  • datteri, cachi freschi e secchi, castagne,
  • angurie e meloni. 
LE RACCOMANDAZIONI PIU' IMPORTANTI 
Rincorrere una singola vitamina, un singolo minerale, un singolo ormone, è sempre sbagliato.
Imbottirsi di sostanze contenenti ferro non è la formula risolvente.
L’unica cosa da rincorrere è l’equilibrio e la salute, e non le singole carenze.
Rincorrendo il tutto, l’omeostasi, il benessere globale, ritroviamo anche la sostanza che ci manca, perché
siamo dotati di infallibili meccanismi naturali di riequilibrio, a patto di metterli in grado di operare al
meglio.

                

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