OS X Mavericks è il nuovo sistema operativo creato da Apple per i suoi Mac, disponibile gratuitamente su Mac App Store. SlideToMac ha avuto modo di provarne tutte le novità e di poter dare i primi giudizi sulle prestazioni di questo atteso Mavericks…
OS X Mavericks introduce circa 200 novità, alcune importanti, altre meno rilevanti. Tra le novità più interessanti abbiamo sicuramente le nuove app Mappe e iBooks, i Finder Tag e Tab, l’ottimizzazione del supporto per display multipli per gli utenti professionali, le nuove tecnologie core per efficienza energetica e prestazioni migliorate e, infine, il nuovo Safari.
L’installazione
L’installazione è davvero semplice: se non avete esigenze particolari vi basterà aprire il Mac App Store, trovare Mavericks e procedere con il download gratuito. Terminato il download, il Mac si riavvierà e dopo pochi minuti avrete il nuovo Mavericks pronto a funzionare. In generale, questa installazione funziona e non dà alcun tipo di problema, ma in alcuni casi possono esserci dei problemi con app specifiche o con le prestazioni del sistema operativo. Mavericks dovrebbe infatti migliorare le prestazioni anche dei Mac meno recenti, ma se riscontrate dei rallentamenti allora è il caso di procedere ad un’installazione “pulita”, partendo praticamente da zero.
Ecco l’elenco dei Mac compatibili con Mavericks:
- iMac (metà 2007 o più recente)
- MacBok (fine 2008 in alluminio o più recente)
- MacBook pro (metà/fine 2007 o più recente)
- Xserve (inizio 2009)
- MacBook Air (fine 2008 o più recente)
- Mac mini (inizio 2009 o più recente)
- Mac pro (inizio 2008 o più recente)
Da diversi test emerge che, dopo aver installato varie volte Mavericks su Mountain Lion, Lion, Snow Leopard e Leopard (per Leopart, consigliamo la lettura di questa guida), si siano verificati solo pochi problemi connessi ad incompatibilità e l’aggiornamento a Mavericks è stato ancor più agevole di quanto non fosse quello a Mountain Lion. Partendo da queste verifiche, possiamo consigliare solo di preparare adeguatamente il vostro Mac prima dell’installazione di Mavericks, ad esempio effettuando tutti gli aggiornamenti disponibili per le app e i software installati, e dovreste installare il nuovo sistema operativo direttamente su quello esistente, sia esso Mountain Lion, Lion, o Snow Leopard. Anzi, poiché Mavericks, Mountain Lion e Lion hanno gran parte del codice in comune, aggiornare da uno di essi a Mavericks dovrebbe essere meno rischioso di quanto non possa esserlo farlo partendo da Snow Leopard.
Ci sono, comunque, alcune situazioni in cui qualche utente può prendere in considerazione un’installazione pulita. La prima riguarda il caso in cui sul disco di avvio del Mac sia stata precedentemente fatta qualche partizione che impedisce all’installer di Mavericks di creare la necessaria partizione speciale di recupero. Considerando quanto possa essere utile la modalità recovery, in questo caso è preferibile effettuare una installazione pulita anche solo per poter eliminare le precedenti partizioni e ripristinare il disco in una configurazione standard che consenta all’installer di creare la partizione Recovery HD. (Se non volete reinstallare tutto manualmente potrete sempre usare Setup o Migration Assistant per riportare i vostri dati e le vostre applicazioni sul nuovo sistema).
Insomma, preparate il vostro Mac all’aggiornamento e difficilmente avrete dei problemi. Qualche consiglio sulle operazioni da effettuare prima di installare Mavericks? SlideToMac ha già fornito tutti i consigli a riguardo e li trovate qui.
Dalle nostre prove, quindi, l’installazione è stata rapida e indolore, oltre che gratuita, partendo direttamente da Mountain Lion. Se, infine, volete creare un disco di avvio di Mavericks su chiavetta USB (utile per installare Mavericks su altri computer in vostro possesso, senza dover ricaricare il pacchetto), leggete questa guida.
Mappe
Finalmente Mappe di Apple approda anche su Mac e si interfaccia con la versione per iPhone e iPad. Mappe porta tutte le tecnologie di mappatura dalla piattaforma iOS al Mac, inclusa la grafica vettoriale, le viste 3D e la funzione Flyover interattiva. Con Mappe, gli utenti potranno pianificare un viaggio sul Mac e poi inviarlo all’iPhone per avere in viaggio il navigatore vocale. L’integrazione dell’app Mappe in tutto Mavericks consente all’utente di visualizzare le mappe in Mail, Contatti e Calendario, mentre gli sviluppatori possono integrare queste funzioni di localizzazione nelle proprie app grazie al Map Kit API.
La cartografia è fornita da TomTom ma l’elenco dei credits è lungo e annovera anche altri nomi illustri come DigitalGlobe per i layer satellitari, Wave per la sezione israeliana, Factual per la logica di gestione dei dati e via discorrendo. Mappe è un’app snella, occupa solo 4Mb su disco, ed in memoria consumi davvero bassi, anche per le operazioni più complesse: 208Mb per una visuale Standard del Colosseo e 465Mb per la visione in 3D.
Nel menu File è possibile aprire/chiudere nuove finestre di visualizzazione (non in modalità tab però) esportare quanto visualizzato in formato PDF oppurecondividere con i servizi evidenziati la località indicata via email, su dispositivi iOS con tanto di indicazioni e via Facebook.
Il menu Vista dà accesso alle tre modalità di visualizzazione supportate (4 se includiamo anche la visuale 3D), collegamenti da tastiera per ingrandire o ridurre lo zoom (l’alternativa è la rotellina del mouse oppure il pitch-to-zoom via touchpad), l’abilitazione della modalità 3D, dell’allineamento verso il nord (abilitata solo in modalità 3D), dell’individuazione della posizione attuale e del traffico.
Ovviamente, Mappe consente anche di avere le indicazioni turn-by-turn per raggiungere una qualsiasi posizione. Tali indicazioni possono essere sincronizzate su iPhone e iPad, così quando prenderemo il nostro iDevice avremo già Mappe pronta per portarci dove desideriamo. Cliccando su una delle indicazioni intermedie otteniamo uno zoom fulmineo sull’area con, se presenti ed abilitate, le indicazioni sul traffico locale.
Se il percorso identificato non ci aggrada o preferiamo delle alternative, al momento del calcolo Mappe ci indica le soluzioni trovate favorendo quella a minor kilometraggio (non possiamo scegliere, per ora, il tipo di percorso come un navigatore tradizionale, ovvero “più breve”, “più rapido”, “turistico”, “no pedaggio”, “eco”). Nel nostro itinerario le alternative sono 3 ma purtroppo Mappe non le “discerne” con colazioni diverse, limitandosi ad evidenziare solo l’attiva.
Mappe funziona solo con connessione internet attiva, senza possibilità di salvare la cache su Mac come invece avviene su iOS. Malgrado questo difetto, l’app funziona davvero bene, ha una grafica snella e curata ed offre una serie di funzioni molto utili. Non solo per la “vista”, dato che possiamo visualizzare magnifici posti su uno schermo di grandi dimensioni, ma anche per la navigazione e la possibilità di sincronizzare le informazioni sui dispositivi iOS.
iBooks
Grazie a Mavericks, adesso iBooks funziona su tutti i dispositivi dell’utente, che puo’ così leggere un libro sul proprio Mac, prendere appunti o sottolineare, e poi riprendere la lettura sull’iPad/iPhone esattamente da dove l’aveva interrotta.
Grazie a iBooks per Mac, l’utente potrà acquistare, scaricare e leggere i libri digitali direttamente da Mac e sincronizzare quelli acquistati tramite iPhone o iPad e viceversa. Ad esempio, i libri che hai già scaricato sul tuo iPad, iPhone o iPod touch compariranno automaticamente in iBooks sul tuo Mac. Sull’iBooks Store ci sono poi più di 1,87 milioni di titoli pronti per il download in pochi clic.
Per leggere un libro è sufficiente girare le pagine sfruttando il mouse, mentre con lo zoom a due dita tramite trackpad si possono ingrandire le immagini oppure scorrere dall’inizio alla fine. Su Mac è anche possibile aprire più ebooks contemporaneamente, ad esempio se si sta studiando in vista di un esame, inoltre iCloud sincronizza automaticamente le pagine salvate, i segnalibri e le note tra Mac e dispositivi iOS.
Gli ebooks vengono divisi per raccolte, autore, categorie o ad elenco, per una visualizzazione di più testi contemporaneamente. L’accesso allo store consente di consultare tutti i libri presenti su iBooks Store e di effettuare l’acquisto direttamente da Mac, con tanto di sincronizzazione sui dispositivi iOS in possesso.
Certo, leggere un libro su un Mac non è comodissimo, ma in alcuni frangenti (magari durante una pausa in ufficio), può essere comodo sfogliare un ebook sul proprio MacBook Pro e magari continuarne poi la lettura su iPad quando si è in treno…
Anche in questo caso, l’app è graficamente simile a quella per iOS ed è snella e semplice da utilizzare.
Il Finder
Con i pannelli del Finder puoi fare ordine sulla Scrivania riunendo più finestre in una sola. Per esempio puoi tenere un pannello per Documenti, uno per AirDrop e uno per Torna al mio Mac, tutti in un’unica finestra del Finder. Puoi quindi passare da uno all’altro in un attimo, personalizzare le varie viste e riordinare tutto come vuoi tu. Per spostare un file in un altro pannello, basta trascinarlo. E’ anche possibile ingrandire una finestra del Finder a tutto schermo e riorganizzare facilmente i tuoi file. Per aggiungere i pannelli è sufficiente cliccare su cmd+t o su “File/Aggiungi Pannello”. Si tratta di una funzione comodissima per navigare nel Finder.
I tag, invece, sono un modo nuovo di organizzare e trovare i tuoi file, anche quelli salvati su iCloud. Basta assegnare la stessa parola chiave ai file che vuoi tenere insieme, per esempio “Importante”. Per ritrovarli tutti dovrai solo cliccare su “Importante” nella barra laterale del Finder o digitarlo nel campo di ricerca. Allo stesso file puoi dare più tag, per farlo rientrare in diversi progetti. Se hai documenti archiviati in varie librerie iCloud, usando i tag puoi raggrupparli facilmente. Per esempio, immagina di dover organizzare un evento. Basta dare lo stesso tag alla lista degli invitati che hai preparato con Numbers, al volantino impaginato con Pages, e alla presentazione creata con Keynote. E con un clic li richiami tutti insieme, organizzati come un solo progetto in un’unica finestra del Finder. Inoltre, quando salviamo un documento da un’applicazione relativamente ad una etichetta particolare è possibile selezionare le etichette desiderate
Si tratta di due funzioni molto comode nell’utilizzo di tutti i giorni, che consentono di organizzare al meglio e più facilmente i propri file e le proprie cartelle. Contando anche la sincronizzazione iCloud, Mavericks migliora radicalmente il Finder da questo punto di vista. Nessun cambiamento grafico.
Le notifiche interattive
In OS X Mavericks l’utente può interagire con le tue notifiche: rispondere a un messaggio, accettare una videochiamata FaceTime, o anche eliminare al volo un’email senza passare da Mail. In più ora è possibile registrarti sui tuoi siti web preferiti in modo da ricevere news, risultati sportivi, avvisi delle aste e tanto altro, anche quando Safari non è aperto. Questo significa che anche il sistema di notifiche in Mavericks è cambiato ed ora somiglia molto di più a quello presente su iOS. Ora, ogni app che utilizza le notifiche può essere impostata in modo tale da far comparire il messaggio sul desktop o solo nel Centro Notifiche. E’ anche possibile disabilitare del tutto l’invio di tali notifiche, limitare l’alert solo al suono o visualizzare esclusivamente un badge sull’icona dell’app. Anche in questo caso, tutte le impostazioni sono disponibili in Preferenze di Sistema, alla voce Notifiche. Qui troverete l’elenco di tutte le app con la possibilità di selezionare il tipo di notifica per ognuna di esse. Ovviamente, possiamo abilitare la funzione “Non Disturbare” per sospendere temporaneamente l’invio di tutte le notifiche delle varie app.
Inoltre, se ti allontani dal Mac, quando torni trovi subito un riepilogo delle notifiche che sono arrivate.
Safari e le password
Apple ha notevolmente migliorato le prestazioni di Safari, e ora aprire un sito web anche pesante sarà molto più veloce. Con le sue funzioni sarà anche più facile tornare ai siti che visiti più spesso, e anche scoprirne di nuovi. Nella barra laterale ora trovi i Link condivisi, cioè i collegamenti postati dalle persone che segui su Twitter e LinkedIn, così sei sempre aggiornato sulle notizie più interessanti. Top Sites è stato ridisegnato, e anche i preferiti vengono gestiti in modo più semplice.
Per quanto riguarda le prestazioni, grazie alle nuove tecnologie Nitro Tiered JIT e Fast Start di Safari, la tua navigazione sarà ancora più fluida e veloce. Importanti anche le nuove soluzioni di risparmio energia: le pagine web in background e i contenuti via plug-in ora non consumano più nulla.
Altra novità riguarda le notifiche: ora i siti web potranno abilitare questa funzione e gli utenti riceveranno una notifica su Mac ad ogni notizia pubblicata. Ovviamente, sarà l’utente a scegliere se attivare o meno questa funzione per ogni singolo sito.
Safari su Mavericks, oltre a completare automaticamente i moduli per il login nei siti con nome utente e password (lì dove attivati dall’utente), consente anche di generare nuove password sicure e di memorizzarle quando dovremo nuovamente entrare sui siti per i quali le abbiamo scelte e utilizzate. Tutte le password create vengono poi memorizzate su iCloud, così da poterle utilizzare con completamento automatico anche sui nostri iPhone e iPad con lo stesso account del Mac. Per attivare questa funzione è sufficiente andare alla voce iCloud nelle Preferenze di Sistema.
Il riempimento automatico è una manna dal cielo, così come davvero comoda è la possibilità di sincronizzare queste informazioni su iCloud. Mavericks, però, aggiunge anche un’altra possibilità, permettendo all’utente di memorizzare i dati delle proprie carte di credito.
Sempre sfruttando iCloud, infatti, è possibile inserire i dati di una o più carte di credito su qualsiasi sito e attivare la memorizzazione di tutte le informazioni digitate. In questo modo, l’utente non dovrà più ripetere la digitazione delle informazioni della propria carta di credito (numero, titolare, scadenza), fatta eccezione per il codice di sicurezza che dovrà comunque essere inserito a mano. Tutte le informazioni possono essere sincronizzate su iPhone e iPad tramite iCloud.
La gestione di questa caratteristica può essere utilizzata dalle preferenze di Safari.
Pochi miglioramenti, ma buoni. Ottima la nuova barra dei preferiti/elenco lettura, comoda anche la funzione collegata ai link condivisi su Twitter. Le prestazioni sono leggermente migliorate e anche i crash di Safari, molto comuni in Mountain Lion, sono diminuiti.
Password iCloud
Password iCloud si ricorda il nome utente e la password dei tuoi account, li protegge con lacrittografia AES a 256 bit e li tiene sempre aggiornati e, quando un sito te li chiede, riempie automaticamente i vari campi. Per i tuoi account online, il nuovo Password Generator ti suggerisce password uniche e molto sicure. iCloud Keychain funziona anche con i dati delle carte di credito, così fare acquisti sarà questione di un attimo. Tutti i dati vengono poi sincronizzati su iPhone e iPad in tuo possesso.
Inoltre, tutti i dati vengono memorizzati su iCloud e sono quindi accessibili da altri dispositivi iOS o Mavericks collegati allo stesso account.
Questa è sicuramente una delle funzioni più comode di Mavericks, in quanto finalmente potremo sincronizzare con i nostri dispositivi tutte le password usate nei siti web. Se, ad esempio, accedo a Paypal dal mio iPad, i dati del mio account saranno salvati su iCloud e i relativi campi saranno completati automaticamente quando accederò allo stesso sito da un iPhone o un Mac.
Per scoprire come attivare questa funzione, clicca qui.
I Display Multipli
Grazie alle novità introdotte in Maverichs, ora non avremo più un monitor principale e uno secondario: entrambi hanno la propria barra dei menu. Anche il Dock è sempre a tua disposizione, non importa su quale schermo stai lavorando. Puoi distribuire le finestre tra i due display, usare un’app a tutto schermo su ciascuno, o tenere la Scrivania su un display e avere un’app a tutto schermo sull’altro. Inoltre, con Con Mission Control hai la panoramica della situazione e puoi trascinare quello che vuoi, dove vuoi. Perfino dall’altra parte della stanza: con AirPlay e Apple TV anche il tuo televisore HD diventa un monitor wireless pronto all’azione.
Finalmente Apple migliora la gestione dei monitor multipli su Mac, consentendo un’organizzazione più specifica e funzionale.
PowerNap
Ecco una funzione nascosta ma utile. Power Nap attiva la modalità di risparmio energetico, consentendo comunque di verificare la presenta di nuove e-mail, di appuntamenti e di aggiornamenti da iCloud quando il computer è in Stop.
In questo modo, malgrado il risparmio minore, il Mac è in grado di ricevere e-mail, avere aggiornamenti iCloud se da altri dispositivi vengono aggiornati Contatti, Calendario e Promemoria, utilizzare le funzioni di Trova il Mio Mac, avere il VPN attivo su richiesta, attivare lo streaming foto e sfruttare la funzione dei documenti iWork on the Cloud.
Si tratta di una funzione molto comoda soprattutto sui MacBook, anche se è attivabile esclusivamente sui modelli con flash drive SSD o Fusion Drive.
Calendario
L’interfaccia è ora è più lineare e ha anche tante nuove funzioni. Lo scorrimento continuo ti permette di vedere settimane e mesi uno dopo l’altro senza interruzioni, così hai sott’occhio la fine di un mese e la prima metà di quello successivo. Ora la finestra a comparsa è ancora più utile per creare o modificare gli eventi, perché ti suggerisce indirizzi e punti di interesse quando inizi a scrivere.
Inoltre, ti mostra il luogo dell’evento su una mappa, calcola i tempi di percorrenza e ti dà anche le previsioni meteo: con un solo sguardo saprai dove andare, quanto tempo impiegherai, e anche se avrai bisogno di portarti l’ombrello.
Nelle impostazioni di Calendario è ora possibile abilitare una voce (in “Avanzate”) per il fuso orario, in modo tale che gli appuntamenti possano essere gestiti con l’ora giusta se lavoriamo all’estero. A differenza di Mountain Lion, ora nel Calendario di Mavericks tutti gli eventi con fuso orario vengono esplicitamente evidenziati con il formato (XX AM AKDT), dove per XX si intende l’orario, per AM/PM la fase del giorno e per AKDT la zona del fuso orario.
In una parola: ottimo lavoro! Calendario è ora molto più funzionale.
La dettatura
All’interno delle impostazioni di sistema è possibile non solo attivare e disattivare la dettatura ma anche, più in basso, eseguire la stessa operazione attivando il live feedback, ovvero la Dettatura avanzata. Così facendo il vostro Mac effettuerà un download di 785MB consentendo il riconoscimento vocale offline senza la necessità di collegarvi ai server Apple nonché la possibilità di disporre inoltre del feedback, grazie al quale sarete in grado di leggere sul display le parole dettate e trascritte dal Mac prima di premere invio e confermarne l’inserimento. Un po’ quello che che succede in “Ricerca Google” sui vostri iDevice o con Google Now nei dispositivi Android.
Altre funzioni
Proprio come in iOS, Mavericks consente di attivare l’aggiornamento automatico delle applicazioni scaricate tramite Mac App Store. In questo modo non sarà più necessario aprire lo store su Mac ogni qual volta viene notificata la presenza di un uprate. Ovviamente questa opzione è disattivabile, soprattutto se desideriamo controllare le novità di un aggiornamento prima di installarlo. Per effettuare questa operazione, non dovremo far altro che andare nelle Preferenze di Sistema, selezionare Mac App Store e togliere la spunta dalla voce relative agli aggiornamenti automatici. Tra le opzioni disponibili, si può anche decidere di avviare solo il download automatico dell’update di un’app, senza però installarlo: in questo modo, potremo visualizzare le novità e in caso positivo non dovremo far altro che cliccare sul tasto Installa per avviare velocemente l’installazione.
Ecco altre funzioni “minori”:
- Finder a pieno schermo: è possibile con OS X Mavericks visualizzare le finestre del Finder a pieno schermo, operazione resa agevole grazie alla nuova modalità di navigazione a tab ereditata da Safari e ben nota agli utenti che abbiano installato file manager alternativi come l’ottimo Path Finder;
- Unione delle finestre: se in un rush di follia decidiamo di aprire un numero esagerato di finestre o presi dalla volontà di mettere alla corda le capacità del nostro Mac tappezziamo la scrivania di finestre, è possibile riunirle, tutte, con un solo comando all’interno di una finestra unica, grazie ai tab (una finestra per ogni tab e tutto all’interno di un’unica finestra del Finder, riassumendo…)!
- Finestre a pieno schermo: alla stregua del Finder, è possibile definire che le finestre siano aperte a pieno schermo in modo automatico (l’OS avrà memoria di quelle portate a tale modalità);
- Drag & Drop: è possibile trascinare i file tra un tab e l’altro direttamente (le operazioni supportate dovrebbero essere le classiche di copia, incolla, taglia, crea alias/collegamento);
- Tag anche per i vecchi file: tag che abbiamo definito per specifici gruppi di file o cartelle possono essere applicati anche a vecchi file semplicemente trascinandoli all’interno del pannello di tagging del Finder;
- Interscambio di dati tra apps a pieno schermo: utilizzando le applicazioni a pieno schermo su configurazioni multi-monitor si potrebbe pensare che ciascuna lavori a compartimenti stagni ed invece… è possibile, ad esempio, trasferire una foto aperta da iPhone sul primo display direttamente su una presentazione in Keynote su cui stiamo lavorando nel secondo!
- Mission Control e le applicazioni a pieno schermo: con Mountain Lion Apple ci aveva dato un assaggio delle potenzialità di Mission Control, ora ne estende le capacità permettendo la gestione diretta delle applicazioni eseguite, su ogni display, in modalità schermo interno;
- Il terzo occhio…: se i nostri Mac hanno potenza da vendere, allora possiamo pilotare un terzo display HDTV con l’AppleTV grazie alle magie di AirPlay;
- Reader: è stato completamente ridisegnato e con la nuova funzione reading list permette di sfogliare articoli su più pagine in modo continuativo (arrivati al termine della prima pagine Reader è in grado di portarci direttamente alla successiva “toccando il fondo”);
- Leggere più libri contemporaneamente: sempre in ambito delle novità multi-monitor e dello sbarco di iBooks, è ora possibile consultare piu libri nello stesso momento ciascuno assegnato ad un display (quindi eventualmente la “deficienza” sarebbe nostra avendo soltanto due occhi ma ben tre display da poter usare!);
- Integrazione con i social network ed i servizi di sharing online: Twitter, Facebook, YouTube, Vimeo e Flickr
- Programmare gli aggiornamenti: Con il nuovo aggiornamento di OS X, Mavericks, gli utenti avranno la possibilità di gestire in modo migliore gli aggiornamenti di sistema e di applicazioni. Una volta visualizzato l’avviso della disponibilità di aggiornamenti sarà possibile infatti avviarli o scegliere di rimandarli di un’ora, riproporli in serata o il giorno seguente.
Il risparmio energetico
Mavericks apporta diversi miglioramenti anche per quanto riguarda il risparmio energetico, oltre al PowerNap di cui abbiamo già parlato
Timer Coalescing in OS X Mavericks raggruppa le operazioni di basso livello creando brevi periodi di inattività che permettono alla CPU di entrare più spesso in modalità a basso consumo. Riducendo l’attività fino al 72%, la CPU usa meno energia, dando un po’ di tregua anche alla batteria. Il tutto in modo che l’utente non se ne accorga nemmeno.
Molti siti web riproducono le animazioni usando pesanti plug-in che ti sottraggono preziosa batteria, per questo OS X Mavericks li tiene d’occhio. La nuova funzione Safari Power Saver sa distinguere fra quello che vuoi vedere e quello che molto probabilmente preferisci ignorare. Se un contenuto è in primo piano e al centro della pagina, lo riproduce come al solito. Se invece è ai margini, Safari Power Saver lo mette in pausa mostrando un’anteprima statica: l’animazione non parte finché non ci clicchi sopra. Così non rischi di prosciugare la batteria per cose che nemmeno ti interessano. Con Safari Power Saver, la CPU consuma fino al 35% di energia in meno quando navighi siti web con molti contenuti da plug-in.
OS X Mavericks limita poi i consumi quando guardi i video HD in iTunes. Ora puoi goderti tranquillamente i tuoi film ad alta definizione, a tutto schermo, anche se stai usando la batteria. Questo perché il motore di riproduzione video sfrutta al meglio l’efficiente hardware grafico del tuo Mac e limita la frequenza di accesso al disco. E i consumi sono ridotti anche quando ascolti contenuti audio. Nel complesso, la CPU usa fino al 35% di energia in meno per riprodurre un video.
Compressione della memoria: più memoria hai nel tuo Mac, più tutto il sistema funzionerà velocemente. Ma quando ci sono varie app aperte, il Mac usa un quantitativo maggiore di RAM. La funzione di compressione della memoria di OS X Mavericks permette di liberare spazio proprio quando ti serve di più: se il Mac sta per toccare il limite massimo, OS X comprime in automatico i dati delle app inattive per rendere disponibile più RAM. Una volta compressa la memoria, il tuo Mac non deve più perdere tempo per trasferire continuamente i dati avanti e indietro fra la RAM e l’unità di archiviazione. Di conseguenza può fare di più, più rapidamente.
OS X Mavericks presenta anche alcune tecnologie capaci di migliorare il risparmio energetico ed una di esse riguarda un menu creato appositamente per mostrare le applicazioni che consumano più energia dal sistema. Da qui sarà possibile vedere se la batteria è collegata alla corrente e si tratta di un ottimo modo per tenere sotto controllo il consumo energetico. Con questo nuovo sistema gli utenti potranno migliorare la durata della batteria e aumentare le risorse di sistema a disposizione del computer.
Tutte funzioni molto interessanti che, sui MacBook, migliorano sensibilmente la durata della batteria. Anche i Mac più datati beneficeranno di queste novità, con prestazioni leggermente migliori.
Conclusioni
Aggiornate subito a Mavericks. Questo è il consiglio che possiamo darvi. Il nuovo sistema operativo di Apple migliora leggermente le prestazioni, aumenta sensibilmente l’autonomia dei MacBook e offre una serie di nuove funzioni davvero interessanti. Il Finder è ora molto più funzionale e gestibile, le nuove app Mappe e iBooks potranno servire in diverse occasioni, le novità “nascoste” sono tante e tutte di enorme interesse, il nuovo Safari risulta più veloce e moderno. Insomma, non abbiamo motivi per non consigliarvi l’aggiornamento. Certo, come detto all’inizio potrebbero esserci dei problemi effettuando una installazione su un Mac pieno di app non compatibili e di errori di sistema, ma si tratta di situazioni rare e comunque risolvibili con un’installazione da zero o con la pulizia preventiva del Mac.
Apple ha anche lavorato sull’aspetto grafico, ma non come fatto con iOS 7. Certo, alcune app come Calendario e Contatti sono ora più “minimal”, ma le modifiche sono meno evidenti. In ogni caso è stato fatto comunque un ottimo lavoro per non spiazzare troppo gli utenti che con il Mac ci lavorano.
Peccato per i pochi aggiornamenti grafici di alcune app e per i pochissimi miglioramenti di software quali Mail o Messaggi.
In ogni caso, il consiglio è quello di aggiornare.
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