Disponibile da subito su Google Play per il momento solo per Android e ovviamente utilizzabile anche nella versione web (per iOS non vi sono ancora date ufficiali), Keep è integrato con l'account Google, permettendo quindi la sincronizzazione con Google Drive e di riflesso mettendo in condizione chi lo usa di trovare i propri appunti su qualsiasi dispositivo (anche iOS).
Così, per creare note o elenchi di note che vanno dalle semplici "to-do list" ai promemoria audio, chi è avvezzo all'uso di Google non dovrà più ricorrere a software di terze parti come ad esempio Evernote. E se il parallelismo con il "notetaking" di Phil Libin può sembrare forzato, va sottolineato come il lancio di Keep avvenga a circa tre settimane dalla falla di sicurezza che ha richiesto a circa 50milioni di utenti di Evernote il cambiamento di password. Altro indizio: Google Keep appare ancora assai incompleto, oltre ad una versione per iOS e Windows Phone, manca un'integrazione con GMail e con altri servizi offerti da Big G, segnali che suggeriscono la nascita prematura e la necessità di migliorare ancora.
Semplice l'idea, semplice l'utilizzo e semplice l'interfaccia minimal fedele allo stile cui Big G ci ha abituati, è possibile archiviare audio, immagini, testo e pagine web con tanto di widget che possono essere utilizzati nella pagina principale del proprio dispositivo Android. Sarà interessante vedere, nel corso delle prossime settimane, se i servizi concorrenti accuseranno il colpo o meno.
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