I problemi che si possono riscontrare all’avvio del Sistema, su una macchina equipaggiata con Mac OS X, possono essere causati da una serie di cause o di concause, che spaziano dall’alimentatore A/C, alla batteria, al disco rigido, alla scheda logica, o alla corruzione del Sistema Operativo.
I computer Apple sono macchine affidabili, in genere, ma un disturbo può sempre presentarsi.
I fastidi che si presentano e che impediscono al Mac di avviarsi e di giungere felicemente alla schermata di login o alla schermata che presenta all’utente il proprio ambiente di lavoro, possono essere suddivisi in due grandi famiglie: i problemi hardware e i problemi software.
1. Problemi hardware
Un primo indizio sulla causa delle questioni di natura “fisica”, può essere trovato analizzando la sequenza di messaggi che vengono presentati sullo schermo durante la fase di avvio: isolare la fase nella quale si verifica il problema, può essere, a volte, la chiave per trovarne la soluzione; è utile, in questo caso, avviare il Mac senza nessuna periferica (dischi esterni, stampanti, ecc.) collegata.
Si deve poi passare ad esaminare una serie di eventi che si verificano (o che non si verificano) all’avvio della macchina, al fine di poter individuare la possibile causa del malfunzionamento:
Accensione del Sistema
Se il Mac non si accende del tutto, i possibili sospetti sono: la mancanza di energia sulla linea di alimentazione (per i desktop), la scheda logica defunta, un fusibile fulminato (sui desktop), la batteria esaurita o morta (sui portatili) o un guasto all’alimentatore.
Sui desktop, la rottura della sezione di alimentazione è accompagnata in genere dal tipico suono di un condensatore che esplode, essendo questa la causa principale di tali guasti; questo non accade sugli alimentatori dei portatili, che sono dotati di componenti allo stato solido. La buona notizia, quando il problema risiede nell’alimentatore, è che si tratta di un componente dal costo in genere contenuto.
I portatili hanno una seconda fonte di alimentazione, costituita dalla batteria; una batteria defunta o difettosa può impedire l’avvio del proprio Mac.
Vi è inoltre una seconda batteria, denominata batteria della PRAM (o della NV-RAM), che si occupa di consentire la memorizzazione di elementi come i settaggi della rete, il disco di avvio predefinito, ecc.. Se la data e l’ora di Sistema si resettano ogni volta che si toglie l’alimentazione al Mac, probabilmente occorre una nuova batteria per la PRAM; una batteria della PRAM guasta può anche impedire il corretto avvio del Mac.
Rumori emessi in fase di avvio
Ascoltare i rumori emessi dal Mac durante la fase di avvio può anche sembrare un suggerimento decisamente “metafisico”, ma i suoni che si sentono possono fornire un indizio sul grattacapo che si è presentato. Se il Mac non emette il suo tipico suono all’avvio (startup sound), oppure se si ode solo il ronzio delle ventole e null’altro, potrebbe essere, nuovamente, un problema di alimentazione o alla scheda logica.
A volte il Mac si accende, ma il disco rigido emette dei rumori caratteristici, come un ticchettio o un rumore stridente; questo può indicare un disco rigido che si sta guastando o che si è già guastato. In queste circostanze, talvolta un subitaneo riavvio consente al disco di avviarsi regolarmente e, nel caso, è d’obbligo un immediato backup.
Ovviamente queste indicazioni sono valide per i dischi con parti meccaniche, ma se il Mac monta un disco a stato solido (SSD – Solid State Drive), non si avranno indicazioni udibili di eventuali problemi.
Suono di avvio e luci lampeggianti
Il classico e distintivo suono di avvio del Mac è più di segno distintivo del “brand” Apple, perché indica anche che il test hardware del Sistema (POST – Power-On Self Test) è stato completato con successo. Se il Mac non emette questo classico suono, ma un singolo tono, una serie di toni, oppure manifesta una serie di luci lampeggianti (i LED di Sistema), il Mac segnala il riscontro di un problema, che potrebbe essere dovuto alla scheda logica, al guasto a un banco di memoria RAM, all’alimentazione, alla scheda grafica, ecc..
Un banco difettoso di RAM, in questa situazione, è un problema abbastanza comune, ma anche di facile identificazione: basta spegnere il Mac, rimuovere un banco di RAM alla volta (una coppia di banchi alla volta sui Mac Pro e sui G5) e riaccendere; ripetere l’operazione sino ad identificare il banco di RAM guasto.
Qualora la RAM dovesse risultare integra, è giunto il momento di consultare la Apple Knowledge Base, cioè la raccolta di articoli tecnici disponibili sul sito Apple; sfortunatamente, una serie non standard di toni all’avvio, spesso richiede una “gita” del Mac sino al più vicino Centro di Assistenza Apple, per una ulteriore e più approfondita diagnosi.
2. Problemi software
Una volta che lo sfondo dello schermo è diventato di colore grigio e il test dell’hardware è stato completato con esito positivo, il Mac cerca un disco (o una partizione) da cui avviarsi. Da questo momento in avanti, in genere, il mancato avvio dipende da un problema di natura “logica”, di un problema software.
Il punto interrogativo lampeggiante
Il punto interrogativo lampeggiante che appare sullo schermo significa che il Mac non riesce a trovare un disco di avvio valido. Questo può essere indicativo di una corruzione del Sistema Operativo, se questo è effettivamente installato sul disco, oppure di un disco rigido guasto o che si sta guastando.
In questi casi si può tentare una riparazione del disco utilizzando le apposite opzioni del programma Apple “Utilità Disco” che si trova sul CD/DVD di avvio del Mac (avviando la macchina da quest’ultimo, naturalmente), oppure utilizzando il disco di avvio di uno dei diversi programmi commerciali di terze parti disponibili in commercio, come “Disk Warrior”, “TechTool Pro” o “Drive Genius”.
Se il controllo del disco di avvio restituisce un risultato positivo, ma il Mac continua a non riuscire a completare correttamente la procedura di avvio, si può provare una reinstallazione di Mac OS X con l’opzione “Archivia e Installa”.
Proseguendo nella procedura di avvio, quando sullo schermo appare il logo Apple, significa che il Mac ha trovato un disco di avvio valido ed ha inizia il caricamento del Sistema Operativo.
Vi sono, però, altri problemi che potrebbero presentarsi.
Il logo Apple con la rotellina che gira (e gira, gira, gira, gira…)
Quando appare la rotellina roteante, il kernel BSD di Mac OS X ha assunto il comando delle operazioni ed inizia a caricare i driver dei vari dispositivi; poco dopo, il controllo viene trasferito al processo denominato “launchd”. Il significato di ciò è che quando il Mac si blocca sul logo Apple e sul logo con rotellina roteante, probabilmente siamo di fronte ad una installazione di Mac OS X corrotta; potrebbe in verità anche trattarsi di un problema nell’accesso a un componente hardware interno o esterno al Mac, ma si tratta di una eventualità senz’altro meno probabile, rispetto alla precedente.
Riavviare il Mac in “Safe Mode” può, talvolta, consentire alla macchina di rimettersi in sesto a sufficienza, tanto da ritornare a funzionare normalmente, una volta riavviata, una seconda volta, questa volta in modalità “normale”. Per riavviare in “Safe Mode” si deve tenere premuto, all’avvio, il tasto “shift” (maiuscole).
DiskWarrior, un programma, molto noto nel mondo di Mac OS X, per la gestione e la riparazione (logica) dei dischi fissi prodotto dalla Alsoft, può essere utilizzato in queste circostanze, qualora nessuno degli altri metodi descritti abbia funzionato; se nemmeno DiskWarrior riesce a risolvere il problema, probabilmente il Mac necessita di una reinstallazione del Sistema Operativo, con il metodo “Archivia e Installa”.
Schermata blu (bluescreen) o desktop vuoto (blank desktop)
Quando il Sistema Operativo ha terminato di caricare la finestra di login, il process manager prende il controllo della situazione e deposita l’utente nel suo desktop predefinito. Un blocco sulla schermata di login, su una schermata blu (che, in realtà, sul Mac è di colore grigio, invece che blu come in Windows) o su un desktop vuoto, indica spesso un problema dell’account dell’utente: un font o un file delle preferenze (i file “.plist”) corrotti sono spesso la causa di questi inconvenienti..
Impostare sul Mac un secondo utente con poteri amministrativi, da utilizzare in caso di emergenza, è utile per poter comunque riuscire ad accedere alla macchina, in caso di guai; anche la procedura di “Safe boot” precedentemente descritta può tornare utile, dato che consente di non caricare all’avvio i font e gli elementi di avvio non essenziali per il Sistema, che possono quindi essere rimossi dalla cartella della libreria utente, qualora fonte di problemi, una volta avviata la macchina.
Kernel panic
“Il computer necessita di essere riavviato”. Questa scritta, senza “se” e senza “ma”, vi viene presentata, in uno schermo che si scurisce a poco a poco, in una mezza dozzina di lingue. Il Mac è bloccato, senza rimedio, se non quello indicato dall’avviso.
Il kernel panic è sostanzialmente un crash irreversibile del Sistema Operativo, può avvenire virtualmente in qualsiasi momento del processo di boot e può indicare una serie di problemi, che vanno da una corruzione del Sistema Operativo, alla presenza di estensioni del kernel incompatibili con il medesimo (Sistema Operativo), sino a problemi di natura fisica della macchina.
La prima cosa da provare in questo caso è un “Safe Boot”, per disabilitare tutte le estensioni non native; se non si ottengono risultati, si può provare a disconnettere le periferiche, rimuovere i banchi di RAM, le schede PCI, ecc. (sempre uno alla volta, per cercare di capire quale sia quello che ha causato il problema).
Avviare da un altro disco
Se il Mac è dotato di lettore/masterizzatore di supporti ottici (noto nel mondo Apple come “Superdrive”), si può provare ad avviare la macchina dal CD o DVD di Sistema fornito in dotazione con la medesima: per avviare dal supporto ottico è sufficiente inserirlo nel lettore ed avviare tenendo premuto il tasto “C” sulla tastiera.
Una volta avviato il Mac, si può utilizzare il programma “Utilità Disco” per effettuare una diagnosi del disco rigido, oppure si può reinstallare il Sistema, con le varie modalità disponibili.
I Mac dotati di processori Intel possono anche essere avviati anche da un supporto di memoria con interfaccia USB, come hard disk, chiavette, ecc. (oppure anche con interfaccia Firewire), che contenga una immagine avviabile del Sistema Operativo (il supporto deve essere formattato adeguatamente).
Infine, è il caso di rammentare che se si ha l’accortezza di clonare una immagine del disco rigido del Mac, quando sia ancora perfettamente funzionante, su uno dei supporti citati, non solo si avrà la possibilità di avviarlo in caso di problemi, ma anche di poter ripristinare, velocemente e con poca fatica, l’intero Sistema Operativo, le applicazioni e i propri dati su un nuovo disco, che andrà a sostituire quello “malato”, qualora dovesse essere questo l’elemento che causa i problemi di funzionamento.
Per effettuare la “clonazione” sono disponibili numerosi programmi, sia gratuiti che a pagamento, tra i quali ci piace ricordare, in particolare, l’ottimo Carbon Copy Cloner (CCC per gli amici) di Bombich Software, valido strumento, oltre che per la clonazione dei dischi rigidi, anche per il backup.
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